Migliorare l’espressività personale grazie al teatro

da | Giu 7, 2021 | Consulenza pedagogica

Lavorare sull’espressività personale significa puntare l’accento sugli stati d’animo e sul modo più efficace per esprimerli.  Nel momento in cui l’espressività personale si confronta con gli altri, non ha come obiettivo semplicemente l’espressione del sé ma “del sé insieme ad altri”. 

Dall’individuo al gruppo

In un percorso teatrale prima c’è l’individuo e poi il gruppo. Si parte dalla percezione di se stessi e delle proprie capacità espressive.

Il percorso teatrale muove inizialmente dall’espressione corporea. Un lavoro sull’espressività parte dal corpo. Durante un laboratorio teatrale si parte dalla metodologia di tecniche teatrali corporee basate su giochi di gruppo, prendendo spunto dalle teorie e le tecniche dell’improvvisazione teatrale per rendere così ogni partecipante protagonista attivo dell’attività proposta.

Il percorso non comincia sin dall’inizio con la preparazione di uno spettacolo teatrale, ma si inizia con una serie di esperienze corporee e affettivo-relazionali, sperimentate dagli attori che  mettono in gioco se stessi e i loro vissuti.

Nel teatro infatti, si dà importanza inizialmente alla fisicità del proprio corpo, unico e primario mezzo di comunicazione durante l’infanzia e alla sua espressività. Si andranno così a scoprire diversi modi di utilizzo del corpo, come: il corpo nello spazio, il corpo come oggetto relazionale, i ritmi del corpo, il giocare con il corpo, il controllo del corpo da fermi e in movimento e l’ascolto del corpo.
Partendo dal corpo si arriverà alla relazione, il corpo in relazione con un altro corpo. Si andranno così a creare situazioni di giochi di ruolo, giochi di finzione e giochi di gruppo.

Ulteriore tappa del percorso sarà l’uso della voce, e ultimo strumento di lavoro dell’attore: l’espressione verbale. Durante i giochi di ruolo e di finzione entrerà la parola e si formeranno dialoghi. Insieme alla voce si svilupperà il concetto di ritmo della parola, il forte, il piano, il veloce, il lento, fino ad arrivare alla costruzione di un breve spettacolo teatrale.

Grazie a questo, sarà possibile attivare e sviluppare un lavoro sull’espressività personale. Percorso che dall’individuo si aprirà apre al gruppo nel segno di una condivisione collettiva.

Obiettivi di un percorso pedagogico teatrale

Con particolare riferimento alle espressività personali, un percorso teatrale può:

  • Approfondire la conoscenza di sé, degli altri e del proprio corpo;
  • Conoscere e apprezzare le proprie potenzialità;
  • Migliorare le relazioni interpersonali;
  • Perfezionare la comunicazione verbale e non verbale;
  • Conoscere il proprio mondo emotivo;
  • Gestire le proprie emozioni;
  • Ampliare l’ascolto e la memoria e la condivisione;
  • Aumentare l’attenzione e la concentrazione;
  • Sviluppare l’immaginazione e la creatività;
  • Elaborazione delle capacità espressive;
  • Sviluppare autostima.

Teatroterapia: un plus da non sottovalutare

Ci sono persone che faticano a tirare fuori il meglio di sé e di esprimere emozioni e sentimenti per timidezza o per sindromi o diagnosi particolari. In tal caso si usa la tecnica di teatroterapia

L’esperienza si rivela educativa, affettiva, sociale e di forte crescita. La teatroterapia può essere usata in diversi contesti sia in forma preventiva che educativa e non ultimo curativa, lavorando sulla sperimentazione di nuove visioni di sé.

Si vengono a creare percorsi che possono aiutare a superare periodi di disagio, di sviluppare le proprie risorse interiori e di accedere a risorse fondamentali per la propria salute e per il proprio equilibrio interiore.

Per aiutare l’espressività personale ad emergere si è guidati attraverso un training pre-espressivo (lavoro sul corpo, sulla voce e sul gioco), si procede poi all’interpretazione di personaggi principalmente improvvisati (tecniche espressive), fino a giungere ad una fase post-espressiva che riguarda  l’analisi dei vissuti emersi.

Particolare importanza riveste quest’ultima fase di analisi dei vissuti emotivi sperimentati, in cui la dimensione del gruppo permette di rispecchiarsi nelle esperienze altrui, facilitando il riconoscimento delle proprie emozioni e il confronto con gli altri. L’obiettivo è quello di rendere armonico il rapporto tra corpo, voce, e mente nella relazione con l’altro, con se stesso e con la propria creatività.

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